Tempo fa scrissi un articolo sulla novità che Libero presentava ai suoi utenti: l’email a pagamento per chi si connetteva a Internet con un ISP (Internet Service Provider) diverso dal suo.
Molti non hanno condiviso la scelta ma, sembrerà strano, ancora di più sono quelli che non conoscono i costi di questo cambiamento (compresi tanti vecchi clienti).
Proverò a fare chiarezza: da novembre i vecchi possessori di un indirizzo Libero (ma anche @blu, @iol e @inwind) possono continuare a scaricare la posta accedendo al proprio POP3/IMAP4 se si connettono con Libero, altrimenti i propri messaggi li possono leggere solo attraverso il Web Mail del portalone.
E se preferite connettervi con Tim ma non volete abbandonare il vostro vecchio indirizzo, come fate? Semplice: pagate!
L’abbonamento annuale costa 30.00 Euro per 50 Mg (Mail XL) di spazio e 15.00 per 15 Mg (MAIL L). Nel prezzo è compreso anche il controllo antivirus e antispamming.
Questa rivoluzione ha fatto storcere il naso a parecchi, così gli avveduti “markettari” di casa Libero hanno pensato bene d’indorare la pillola presentando la “novità” al pubblico con un’oculata strategia di marketing sociale: per ogni abbonato ai nuovi servizi veniva donato un euro (!!!) all’UNICEF per la costruzione di una scuola in Congo.
La mia domanda è: come mai nella pagina (disclaimer compreso) in cui Libero vende il servizio non c’è alcun cenno a questa munifica iniziativa?
E’ come la celebre “Ultima buona azione della Lira”? Oppure tanti bei bambini congolesi già studiano dietro dei banchetti nuovi?
Fateci sapere come stanno le cose. Chi ha notizie, si faccia vivo 😉
Omaggi e buon weekend, G.