Non sempre leggere è un piacere, soprattutto quando “penne celebri” si macchiano di strafalcioni cosmici e la passano liscia.
La lingua è in continua evoluzione e spesso le regole non sono rispettate. La comunicazione di massa ha modificato l’uso delle parole e spesso la loro sostanza, non sempre in modo benefico per il nostro ricco vocabolario, anzi, alcune volte i significati originari hanno subìto delle vere e proprie violenze. E che dire dei clichè giornalistici, dei luoghi comuni, delle orrende frasi fatte, degli inflazionati calembour?
Non sono stato chiaro? Uhm… vero… forse qualche esempio “dipanerà la matassa” 🙂
Dove è l’errore nella frase “Alle prime luci dell’alba”? Be’, se pensiamo che le prime luci del giorno sono proprio quelle dell’alba…
Do: si scrive senza accento… eppure spesso si trova scritto con…
“I diti” non è tabù! E’ il secondo plurale di dito. Se dovete indicare i pollici è giusto “i diti pollici”… strano eh? 🙂
Questi sono solo alcuni, tiratene fuori altri se ne avete. Riprenderò l’argomento diverse volte perché mi appassiona e perché da anni sto facendo una ricerca sui luoghi comuni.
A presto, G.
Ciao Gigi, complimenti! E’proprio una bella idea questa del Blog.
I luoghi comuni, per quanto mi riguarda, vanno individuati e distrutti…luoghi comuni…frequentati da tutti o da gran parte di essi…essi…
Ad esempio l’eccezione che conferma la regola è un’affermazione sbagliata…casomai l’eccezione illumina, evidenzia la regola, ma non può in alcun modo confermarla!!
A presto, Enrico
Stranamente (o non stranamente) ma anch’io mi sento sotto giudizio. Scherzo…ma un po’ è vero, soprattutto per chi dell’ ‘oralità’ come il sottoscritto, e di tale tradizione, ha fatto da sempre materia letteraria. Ti seguirò, è interessantissima questa tua ricerca.
E che dire di realizzare usato per “capire”, mutuando il significato pari-pari dall’inglese e tradendo il significato tradizionale, che è “portare a conclusione.”
Mi piacerebbe un sito dove denunciare (descrivendoli) tali strafalcioni. E dove riportare certi orrori, non solo linguistici, ma anche di contenuto, presenti sia nei giornali che nei libri.
Con la speranza che la denuncia serva, anche in minima parte, a qualcosa.
Ciao,
Stellario.