Categoria: Berlino

Leggere e viaggiare: libri ambientati a…

Tutte le copertine dei libri ambientati a...
Le copertine dei libri abbinati ai diari di viaggio.

Il 2020 (e speriamo solo il 2020) sarà ricordato per il Covid-19, il Coronavirus che ha stravolto il mondo e cambiato le nostre abitudini.

Per me e Federica non sarà mai un anno triste perché il 19 marzo 2020, nel pieno dell’emergenza sanitaria, è nata la nostra Diana: una coraggiosa viaggiatrice pronta a esplorare il mondo.

Ora, però, dobbiamo stare in sicurezza, aspettare che la situazione globale migliori e accontentarci di viaggiare con la fantasia.

Il tempo di partire tornerà, noi ricominceremo dall’Italia e speriamo lo facciano in tanti. Nel frattempo abbiamo sempre a disposizione i libri per conoscere nuovi personaggi, luoghi e culture.

Quando viaggiamo i libri non mancano mai e, durante l’organizzazione, cerchiamo sempre titoli collegati ai luoghi che visiteremo. Non solo, perché al ritorno è piacevole anche leggere storie ambientate nei luoghi visti: è un po’ come tornarci.

Per questo da buon viaggiatore e lettore posso dare qualche consiglio a chi vuole viaggiare con la mente e a chi – finalmente! – sta preparando la valigia.

Ogni luogo che segue è collegato al suo diario di viaggio. Oppure sono i diari di viaggio ad essere collegati a quei libri?
Non so, l’importante è viaggiare e leggere! 😉

Libri ambientati a New York (e dintorni)
Il giovane Holden – J.D. Salinger
Corruzione – D. Wislow
Tre camere a Manhattan – G. Simenon
Il bar delle grandi speranze – J.R. Moehringer
Questo bacio vada al mondo intero – C. McCann

Titoli abbinati al Diario di viaggio in USA: New York

Libri ambientati a San Francisco (e dintorni)
Un lavoro sporco – C. Moore
Anime di seconda mano – C. Moore
Il postino suona sempre due volte – J.M. Cain

Titoli abbinati al Diario di viaggio a San Francisco e grandi parchi USA

Libri ambientati a New Orleans
Una stanza piena di sogni – R. Sepetys
Una banda di idioti – J.K. Toole

Titoli abbinati al Diario di viaggio in USA: New Orleans

Libri ambientati a Los Angeles e dintorni
Cane mangia cane – E. Bunker
L.A. Confidential – J. Ellroy

Titoli abbinati al Diario di viaggio in USA: Los Angeles e San Diego

Altri libri ambientati in USA
La marcia – E.L. Doctorow (Georgia e Savannah)
Ascoltavo le maree – G. Mattioni (Savannah)
Duma Key – S. King (Florida)

Titoli abbinati al Diario di viaggio in USA: Florida e Savannah

Libri ambientati in Giappone
Leggero il passo sui tatami – A. Pastore
Autostop con Buddha – W. Ferguson
Kwaidan. Storie misteriose e stravaganti – L. Hearn
Fiabe giapponesi antiche – Y.T. Oazaki
Pioggia nera su Tokyo – B. Eisler

Titoli abbinati al Diario di viaggio in Giappone

Libri ambientati in India
Shantaram di G.D. Roberts
La città della gioia – D. Lapierre
Vita di Siddhartha il Buddha – Thich Nhat Hanh

Titoli abbinati al Diario di viaggio in India

Libri ambientati in Perù
I simboli maya, inca e aztechi – H. Owusu
La via d’oro – J. Rollins

Titoli abbinati al Diario di viaggio in Perù

Libri ambientati a Parigi
Il bello della vita – D. Rhodes
Il club degli incorreggibili ottimisti – J.M. Guenassia
La vita davanti a sé – R. Gary
L’eleganza del riccio – M. Barbery
Gli ingredienti segreti dell’amore – N. Barreau

Titoli abbinati al Diario di viaggio a Parigi e Disneyland

Libro ambientato a Giverny (e dintorni)
Ninfee nere – M. Bussi

Titolo abbinato al Diario di viaggio in Normandia e Mont Saint-Michel

Libri ambientati a Granada (e dintorni)
I racconti dell’Alhambra – W. Irving
La mano di Fatima – I. Falcones

Titoli abbinati al Diario di viaggio in Andalusia: Granada e Cordoba

Libri ambientati a Berlino
Violette di Marzo – P. Kerr
Lettera a Berlino – I. McEwan

Titoli abbinati al Diario di viaggio a Berlino

Libro ambientato a Monaco di Baviera (e dintorni)
Al servizio di Adolf Hitler di S.V. Alexander

Titolo abbinato al Diario di viaggio a Monaco di Baviera (mercatini di Natale)

Libri ambientati a Vienna
Doppio sogno – A. Schnitzler
La variante di Lunenburg – P. Maurensig

Titoli abbinati al Diario di Viaggio a Vienna (mercatini di Natale)

Libri ambientati ad Auschwitz
La notte – E. Wiesel
Anus Mundi – Cinque anni ad Auschwitz-Birkenau – W. Kielar

Titoli abbinati al Diario di viaggio a Cracovia e Auschwitz

Libri ambientati a Mosca e San Pietroburgo
Gorky Park di M. C. Smith
I racconti di Pietroburgo – N.V. Gogol

Titoli abbinati al Diario di viaggio a Mosca e San Pietroburgo

Libro ambientato a Lisbona (e dintorni)
La notte di Lisbona – H.M. Remarque

Titolo abbinato al Diario di viaggio a Lisbona e Sintra

Libro ambientato a Istanbul (e dintorni)
Topkapi – E. Ambler

Titolo abbinato al Diario di viaggio a Instanbul

Libri letti in Cambogia
Cos’è il buddismo – J.L. Borges
Buddha – L.V. Arena

Titoli abbinati al Diario di viaggio in Cambogia

Diario di viaggio: Berlino

Memoriale della Shoah
Memoriale della Shoah

Visto che non scrivo mai, ora vi beccate questo mega post!
Sono stato a Berlino a marzo ma solo oggi sono riuscito a pubblicare una parte del diario, come sempre spero sia utile a qualcuno in partenza e se ci sono domande da fare, sono qui. Buona lettura!

05/03 Roma – Berlino

Questa volta il viaggio non è solo per vacanza ma anche, anzi soprattutto, per lavoro.
Sono i giorni del CeBIT ad Hannover, la più importante fiera Hi Tech del mondo e riceviamo l’invito da parte del colosso AVM, produttore di dispositivi per Adsl e VoIP.
Cogliamo quindi l’occasione per andare in Germania e soggiornare nella capitale, dove incontreremo un altro partner di McLink.
Quindi con questi ottimi pretesti non ci pensiamo su due volte per prenotare voli e hotel. Come al solito facciamo tutto su Internet e così ci troviamo all’aeroporto di Ciampino per il volo Easy Jet che ci spedirà nella capitale teutonica 😀
Si parte alle 09:45 dopo un rapida procedura di sicurezza. In pratica, avendo fatto il check in on line, potevamo arrivare in aeroporto entro le 09:15 e passare direttamente all’imbarco, comodissimo! Il volo a/r è costato 120 Euro p.p.
Atterriamo all’aeroporto Schoenefeld di Berlino dopo due ore di volo e da lì prendiamo la S Bahn che ci porterà al centro della città in circa 40 minuti. I biglietti del sistema di trasporti pubblici costano 2.10 Euro e hanno validità di 2 ore.
Arrivati ad Alexander Platz, il cuore di quella che una volta era Berlino Est, abbiamo la prima sorpresa, assolutamente insolita: è in corso uno sciopero di tram, bus e metro che durerà 10 giorni! Ciò significa che l’unico mezzo di trasporto sarà questa S Bahn, vale a dire una ferrovia leggera che serve le zone principali della città.
Per raggiungere il nostro hotel Albertin in Smetanastrasse prendiamo un taxi (10 Euro per circa 6 Km). L’hotel è un tre stelle, confortevole e nuovo. È silenzioso, pulito, la camera è grande e anche il bagno, quest’ultimo è completamente rivestito in marmo e non ha delimitazioni per la doccia: né tende, né vasche, né box, forte!
Lasciamo i bagagli e raggiungiamo la S più “vicina” (1,8 km dall’hotel mentre il tram è a 20 metri… maledetto sciopero!) per andare in centro.
Torniamo su Alexander Platz e da lì procediamo per un favoloso percorso pedonale che ci porterà fino al Bundestag, il Parlamento tedesco.
Sono un appassionato di storia, in particolare di totalitarismi e seconda guerra mondiale, perciò attraversare quelle strade per me rappresenta un momento quasi mistico 🙂
Scorrono davanti ai nostri occhi la celebre Torre della TV (365 m.), Marienkirche (nel vestibolo ha un suggestivo affresco del 1485 ca., la “Danza della Morte”), Berliner Dom e Lustgarten, splendida piazza sede delle parate naziste. Attraversiamo il ponte in ghisa Schlossbrucke e cominciamo a renderci conto di quanto sia stata importante per questa città l’architetto Schinkel: praticamente tutto ciò che osserviamo è stato costruito da lui! Difatti passiamo dinanzi a un museo a lui dedicato, ospitato in una chiesa di mattoni rossi. Dopo è la volta di Bebelplatz su cui affacciano edifici come il Palazzo dell’Opera e la Alte Bibliothek.
Affascina osservare, al centro della piazza, un quadrato in plexiglass che rivela sotto il livello della strada una stanza bianca, con scaffali vuoti, a rappresentare una libreria. È l’installazione dell’artista israeliano Micha Ullman in ricordo del rogo dei libri tenutosi in quel luogo nel 1933, una piccola targa in bronzo riporta l’aforisma tristemente profetico di Heinrich Heine: “Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.”
Procediamo davanti l’Università Humboldt e il monumento equestre a Federico il Grande (una beffa verso gli intellettuali, ritratti… sotto il posteriore del suo cavallo!). Procedendo per il corso principale Unter den Linden arriviamo sotto la porta di Brandeburgo, simbolo di questa città.
Le foto e la mia immaginazione l’hanno resa più grande di quanto sia in realtà ma il fascino che si respira è degno delle aspettative generate: ripenso ai sensazionali progetti nazisti (e la riqualificazione che avrebbe voluto Speer a guerra vinta), alle macerie causate dalla matricida ottusità nazista, alle scene di giubilo quella notte della riunificazione.
La passeggiata prosegue ancora, è la volta del Bundestag e della strepitosa cupola dell’inglese Foster. Completamente in vetro è aperta al pubblico e simboleggia la trasparenza della democrazia.
L’ingresso è gratuito, durante l’attesa il personale distribuisce degli opuscoli che spiegano come funziona il parlamento tedesco e la spirale che conduce alla sommità regala degli scorci panoramici bellissimi, fino alla rivelazione finale: Berlino, di notte, a 360 gradi.
Appagati da questa lunga passeggiata, torniamo ad Alexander Platz e ci dirigiamo verso un ristorante tipico, il Mutter Hoppe. Durante il tragitto passiamo davanti al Rotes Rathaus, il municipio della città, in mattoni rossi.
Il ristorante è frequentato da tedeschi e l’atmosfera è molto rilassante, ordiniamo una fettina di vitello alla berlinese (in pratica una cotoletta alla milanese con patate e pancetta) e un esbein, vale a dire un grandioso stinco di maiale!
Tutto molto buono, davvero. Al termine ci avviamo verso la metro che ci porterà in hotel, pardon, vicino all’hotel… maledetto sciopero!

06/03 Berlino – Hannover – Berlino

La sveglia è davvero all’alba. Dobbiamo raggiungere Hannover per partecipare al CeBIT ma prima di ciò abbiamo un appuntamento con un collega nella sede della Hertz dove ritireremo la macchina. Arriviamo sulla Frederickstrasse con 45 minuti di ritardo e dopo la pratiche di rito alle 10:00 siamo pronti a uscire da Berlino.
L’auto è una Mazda 5 e il navigatore un Magellan lento e piuttosto impreciso, in autostrada provo il piacere della guida senza limiti di velocità e alle 13:30 siamo ad Hannover, distante poco meno di 300 Km.
La fiera è enorme, anche troppo secondo me, all’interno i padiglioni sono serviti da servizi navetta per via delle lunghe distanze.
Ci dirigiamo al N. 13 dove espongono i nostri partner di AVM, incontriamo i colleghi e trascorriamo la giornata con loro allo stand, vale a dire un’installazione a due piani con cascate d’acqua e bar panoramico sulla fiera… tanto per rendere l’idea sulle dimensioni.
Ci sono tutti i più grandi del mondo, parliamo con tante persone, visitiamo concorrenza ed esperti e concludiamo con la festa della birra riservata agli espositori. Alle 23:00 riprendiamo la strada verso Berlino, e ci fermiamo a Charlottenburg per lasciare il nostro compagno di viaggio.
Da lì prendiamo la Strasse de 17 Juni che incrocia in un’enorme rotatoria la Grosse Stern, una monumentale colonna commemorativa delle vittorie dell’esercito prussiano.
La strada prosegue fin sotto la porta di Brandeburgo magnificamente illuminata e poi non ci resta che raggiungere il letto, per una dormita non troppo lunga: il programma per domani è altrettanto intenso.

07/03 Berlino

Ci svegliamo presto per fare una ricca colazione (spremuta d’arancio, panini burro e marmellata, toast con salame e formaggio) e riconsegnare l’auto. Alle 10:00 in punto siamo quindi in Frederickstrasse e iniziamo la seconda parte della visita a Berlino. Cominciamo dal Checkpoint Charlie, un luogo dal sapore unico.
È il simbolo della divisione, della guerra fredda, dei momenti di crisi tra gli USA e l’URSS e probabilmente la voglia di democrazia nel 1989 l’ha rimosso troppo in fretta. Oggi è stato ricostruito per la gioia dei turisti ma quel gabbiotto di legno circondato da sacchi di sabbia, è piuttosto triste al centro di una strada super trafficata. Si poteva fare di meglio e probabilmente lo stanno già facendo, visto che tutto attorno l’area è un enorme cantiere. Rettifico, tutta Berlino è un enorme cantiere, ci sono lavori ovunque! D’altra parte solo 60 anni fa era una città rasa al suolo per l’80% della sua superficie e dopo la riunificazione la parte orientale ha dovuto colmare il gap strutturale rispetto alla parte opposta.
Procediamo seguendo il contorto percorso originale del muro, fino a trovare un tratto lungo 200 metri conservato com’era allora. La strada è la Niederkirchner e a ridosso del muro, per tutta la sua lunghezza, c’è una mostra fotografica permanente sulla storia della città dall’ascesa del nazismo alla riunificazione: un percorso davvero fatto bene che termine davanti al museo Martin Gropius Bau progettato dall’omonimo architetto. La struttura presenta ancora i segni dei proiettili e delle schegge che l’hanno colpito durante il secondo conflitto mondiale.
La passeggiata prosegue poi fino ad arrivare all’interno del magnifico monumento all’Olocausto, una enorme labirinto fatto con blocchi di cemento, dove gli spazi vuoti che si attraversano simboleggiano la comunità ebraica decimata dalle persecuzioni naziste.
Ci dirigiamo quindi verso il museo della cultura ebraica che è considerato un’opera d’arte sin dalla sua struttura architettonica, opera di Libeskind (il progettista del futuro WTC di New York).
Il palazzo, se visto dall’alto, ha la forma di un fulmine e rappresenta una stella di David “aperta”, le pareti hanno finestre lunghe e strette posizionate in punti diversi, in modo che non si riesca a decifrare il numero di piani presenti all’interno.
La visita è bellissima, da fare con l’audioguida, e l’interazione che offre per raggiungere il giardino Hoffmann e la torre dell’Olocausto, sono indimenticabili. Sentire il tonfo della pesante porta che si chiude alle spalle e lascia soli nel freddo buio del cemento, fa venire i brividi. L’effetto ottenuto dall’unico spiraglio di luce presente in alto è suggestivo: la flebile illuminazione può rappresentare una nuova via, la speranza, la catarsi.
Usciti dal museo torniamo verso Potsdamer Platz per vedere il Sony Center (alla cui progettazione ha contribuito il nostro Renzo Piano) ma onestamente non mi ha colpito granché, piuttosto al suo interno ho apprezzato la conservazione sotto vetro delle mura dell’hotel Esplanade, che per non essere distrutte sono state “spostate”, restaurate e conservate, creando un riuscito mix tra passato e presente.
Per cena raggiungiamo un collega a Oranienburger Strasse, un animato quartiere multietnico che negli ultimi anni è diventato il cuore delle notti berlinesi, e ne approfittiamo per vedere da vicino la splendida cupola dorata della Nuova Sinagoga.
Dopo entriamo nel maestoso palazzo Tacheles che ospita un centro sociale e artisti della scena off berlinese e una volta preso un aperitivo al Caffè Zapata rientriamo verso Alexander Platz.
Camminando verso il Rotes Rathaus attraversiamo il Marx-Engels-Forum dove ci sono le statue dei due filosofi, il tempo di scattare qualche foto e ci sediamo affamati in una tavernetta proprio di fianco al Mutter Hoppe dove mangiamo molto bene e riguadagniamo le forze necessarie per tornare in hotel!

08/03 Berlino – Roma

Oggi è il giorno della partenza, non abbiamo molto tempo a disposizione per via dello sciopero dei mezzi che ci rende complicato il trasferimento in aeroporto.
Riusciamo però a organizzare una passeggiata fino a Sanatorium 23 (oggi CHIUSO, agg. 01/20), un locale che mi avevano consigliato degli amici per via del singolare design degli interni.
Percorriamo gran parte della lunghissima Frankfurter Allee e una volta di fronte alla nostra méta… scopriamo che è chiusa!
Dai, sarà un buon motivo in più per tornare a Berlino!
Buon viaggio a me, a voi.
G.

I miei viaggi

Era da un po’ di tempo che avevo in mente di fare un elenco dei posti che ho visitato. Mi piace molto viaggiare e la maggior parte dei soldi che ho speso nella mia vita li ho investiti in questo genere di esperienza, senza mai pentirmene. Parlo di investimento perché spendere per viaggiare arricchisce di più, semplicemente 🙂

E siccome ho viaggiato molto, sono mooooolto più ricco 😉

In questo elenco ho omesso quasi tutte le località italiane perché ne ho perso il conto, sono tantissime! Non pensate che sia un esterofilo, anzi, credo fermamente che non ci sia Paese più bello del nostro però ogni tanto bisogna affacciarsi dal balcone di casa propria. Io ho iniziato nel gennaio del 1995… e non mi sono più fermato, o quasi! 😉

1995: Montecarlo (Principato di Monaco), Praga (Repubblica Ceca), Parigi (Francia), Bruxelles (Belgio), Amsterdam (Olanda), Dachau e Monaco di Baviera (Germania)
1996: Parigi (2), Londra (Inghilterra) e Amsterdam (2)
1997: Guadalupa e Martinica girate in auto
1998: Parigi (3), New York, Schenektady, Albany e Orlando (USA)
1999: Il Cairo, Menfi, Saqquara e Giza (Egitto)
2001: Parigi (4)
2004: Bombay e Calcutta (India), Barcellona (Spagna),  Parigi (5), Mauritius girata in macchina, Londra (2)
2005: Key West e Orlando (2) (USA), Cozumel, Playa del Carmen e Tulum (Messico), Haltun Ha (Belize), Valencia (Spagna)
2006: Route 66 da Chicago a Los Angeles (USA)
2007: Siviglia e Granada (Spagna)
2008: Berlino (Germania)

Se ho lasciato qualcosa lo aggiungerò!
Buon viaggio, G.

PS: si nota che mi piace Parigi? 🙂